Dalla chirurgia alla chiralità della natura
Spesso a rincorrere le parole si intraprendono avventure inattese .Le parole infatti hanno un loro peso ed una propria spesso lunghissima storia con intrecci affascinanti.Il termine “chirurgia” ,per esempio, contiene il suffisso chir dalle molteplici implicazioni storico-linguistiche.Chir- o Cheir-,infatti derivano dal termine greco xeir mano.E banalmente quindichirurgia è l’attività eseguita con le mani a fini clinici.Ma se indaghiamo piu’ a fondo nella radice della parola e nel mito che se ne è appropriato sin dalle origini ,scopriamo che da xeir deriva il nome di Chirone il centauro saggio e sapiente che allevò eroi e divinità quali Achille ,Giasone, Asclepio (o Esculapio nella tradizione latina) e che in tutta la cultura ellenica ha rappresentato l’azione curativa e le origini concettuali dell’atto medico, tra divino ed umano,teso ad alleviare le innumerevoli nostre sofferenze.Chirone oltre ad essere anch’esso un grande medico praticava la chirurgia,come il suo stesso nome lascia capire.E con lui entriamo nelle origini del lessico sanitario.Nella tradizione infatti Chirone era una presenza mitica benevola ,aiutava l’umanità con acque salutari,piante e miscugli,ma anche con atti chirurgici veri e propri(si veda la sostituzione dell’osso della caviglia di Achille).Asclepio,figlio di Apollo,educato da Chirone da parte sua aveva trasmesso agli uomini insegnamenti portentosi sconfiggendo una grande quantità di malattie ed era addirittura giunto a scoprire il modo per resuscitare i morti.Era stato tanto efficace da rischiare una primordiale crisi demografica.Tanto pericolosa da indurre Ade ,divinità della morte,a chiedere a Zeus un suo intervento riequilibratore.Zeus provvide tempestivamente fulminando Asclepio e trasformandolo in costellazione(quella del Serpentario).Maltus dubito conoscesse questo timore primigenio delle crisi da sovrapopolazione!Asclepio inoltre aveva due figlie non da meno :Igea da cui è derivata la parola Igiene e Panacea da cui il farmaco miracoloso per eccellenza.Per non dimenticare poi la mitica Scuola Medica degli Asclepiadi di cui Ippocrate fù il piu’ noto successoreIl suffisso all’interno del nome del mitico centauro quindi ci introduce davvero nella struttura lessicale del sapere a fini curativi e soprattutto chirurgici.Priorità del pensiero come si vede in ogni epoca ed alle radici della civiltà occidentale stessa.Certo oggi Ade qualche protesta sicuramente la riproporrebbe!
Ma se andiamo oltre scopriamo che tale suffisso è stato successivamente adottato da tutte le scienze che trattano lo spazio tridimennsionale quali la fisica ,la matematica e la chimica per descrivere una peculiare proprietà anche delle nostre mani:la proprietà cioè di avere un’immagine speculare non sovrapponibile a sé stessa.Se le guardiamo con attenzione entrambe aperte ci accorgiamo infatti che l’immagine speculare dell’una non è sovrapponibile all’altra .E tutto questo perché hanno un verso,per distinguerle infatti ne definiamo una destra ed una sinistra.Posseggono cioè una propria chiralità e la preferenza della specie per il verso destro è tutt’oggi del tutto incomprensibile.Tale condizione si è poi scoperto essere una delle modalità strutturali dell’architettura della natura.Abbiamo così scoperto il principio costitutivo della Chiralità.Da quando Pasteur,infatti,davanti All’Accademia francese delle Scienze formulò l’ipotesi fondamentale che “l’univers est dissymetrique”la scienza moderna ha evidenziato con forza la chiralità dell’universo stesso.Dalla scala atomica ,a quella umana ,sino alla scala del cosmo,si è dimostrato che la natura è chirale ,ossia mostra una preferenza o per la destra o per la sinistra.Di questa asimmetria ,che sembra universale,si stanno oggi cercando di comprendere le correlazioni profonde.
E qui chi piu’ ne ha piu’ ne metta:aminoacidi destrogiri o levogiri,cristalli che virano fasci di luce polarizzata in un verso o nell’altro,catene di DNA che formano spirali con senso di percorrenza,piante rampicanti che si attorcigliano intorno ad un tutore con un verso predeterminato,buchi neri e galassie che formano gorghi cosmici verso destra o verso sinistra,funzioni matematiche ed equazioni che esemplificano questa condizione e che ci permettono di descriverla nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande.Per non trascurare il foro di scarico delle nostre doccie domestiche dove distrattamente vediamo formarsi il gorgo delle acque reflue che addirittura cambia verso al cambiare dell’emisfero…..ma qui le cose si complicano con l’asse di rotazione terrestre e Coriolì.E cito solo alcuni esempi.Non solo quindi la politica vira verso destra o verso sinistra ,ma il mondo stesso e con esso tutto l’universo.Chi l’avrebbe mai detto da due semplici mani!
Ma l’attenzione verso questo concetto derivato dalla parola chirurgia,e soprattutto verso l’attitudine di pochi ad osservare con acume e libertà le manifestazioni apparentemente scontate del mondo che ci circonda,mi è stata indotta da un grande maestro del pensiero scientifico e della Chirurgia, recentemente scomparso ,che decise di dedicare proprio a questo concetto la lezione magistrale di addio alla propria attività accademica.La suggestiva lettura magistrale che Luciano Lorenzini dedicò nell’ormai lontano 1990 a noi studenti,torna spesso nella mia mente insieme al rimpianto di un pensiero scientifico-umanistico che talvolta non riesco piu’ a scorgere nella mia pratica clinica.
L’Editore 8/12/2012
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