ESPERIENZA di AUDIT MULTICENTRICO REGIONALE in DIALISI PERITONEALE (DP)
Autori : Medici e infermieri del centro dialisi peritoneale di :
Arezzo,Lucca,Livorno,Montepulciano,Grossseto,Poggibonsi,Viareggio,Pontedera,Pisa,Massa, Siena, LaSpezia, Prato,Firenze,Pescia,Pistoia,San Miniato.
Introduzione: Nonostante che la Dialisi Peritoneale (DP) sia una metodica dialitica vantaggiosa in termini di mantenimento della funzione renale residua, di conservazione degli accessi vascolari e di indipendenza del paziente, si assiste ancora a livello nazionale e regionale a una scarsa penetranza di questa metodica dialitica. Fondamentale e’ il confronto con le varie realta’ nefrologiche per poter conoscere le modalita’ di approccio alle varie problematiche in DP.
Scopo del lavoro: Nel maggio 2011 medici e infermieri dediti alla dialisi peritoneale in Toscana (17 nefrologi e 33 infermieri ) hanno iniziato ad incontrarsi e a condividere l’utilità di eseguire delle riunioni finalizzate a discutere specifici problemi clinici , assistenziali e delle comuni pratiche con lo scopo di elaborare proposte di miglioramento e di aumentare la collaborazione tra le varie figure coinvolte nella gestione del paziente in DP (nefrologo,chirurgo, cardiologo, infermiere)
Materiali e metodi : Gli incontri si sono svolti seguendo la metodologia dell’Audit clinico, che non ha lo scopo di fare ricerca clinica o raccolta dati ma di verificare la buona qualità della pratica corrente rispetto a standard noti, con l’obiettivo di migliorare le cure erogate. Nel prima riunione abbiamo concordato di effettuare tre incontri annuali e sono state individuate le tematiche da affrontare( inserimento del catetere peritoneale, gestione della emergenza cutanea e delle infezioni in DP, adeguatezza dialitica, DP nello scompenso cardiaco refrattario). Prima di ogni incontro viene distribuito via e- mail un questionario con domande inerenti l’argomento che si intende trattare per rilevare le difficoltà e le difformita’ nella pratica clinica quotidiana . Ogni componente del gruppo può aggiungere quesiti o proporre modifiche alle domande contenute nel questionario, in base alle proprie esigenze in modo che nell’incontro si possano condividere e confrontare tutte le criticita’ riguardo all’argomento. Negli incontri vengono presentati e discussi i risultati dei questionari, con il coinvolgimento di tutti i partecipanti e con la supervisione e il confronto con nefrologi esperti sull’argomento . Al termine di ogni Audit viene redatto un verbale e ridefinita la procedura condivisa inerente l’argomento trattato , procedura che viene successivamente reinviata a tutti gli interessati per la possibile ultima revisione e quindi la stesura definitiva per la messa in pratica.
Risultati: Dagli audit eseguiti fino ad ora è stato possibile:
-Condividere una procedura comune regionale relativa alla preparazione all’intervento di inserimento del catetere peritoneale e alla medicazione della emergenza cutanea ( dalla prima medicazione alle successive)
-Costruire un data base relativo al catetere peritoneale che permetta di raccogliere dati sulle modalità chirurgiche di inserimento, sulle eventuali complicanze a breve e a lungo termine e sugli esiti; il tutto in collaborazione con i chirurghi ,che impegnati nell’inserimento del catetere , hanno acquisito maggiore consapevolezza della necessità di un corretto posizionamento per il successo della metodica dialitica nel tempo
Conclusioni: Sulla base dei nostri primi risultati, peraltro incoraggianti , consideriamo l’Audit clinico multiregionale un momento formativo essenziale, che grazie al lavoro multidisciplinare e multiprofessionale ci ha consentito una piu’ efficace gestione delle problematiche inerenti la DP, contribuendo verosimilmente anche a facilitare la penetrazione della DP all’interno di ogni singola U.O. Nefrologia della nostra Regione
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